Plug-in Hybrid, un ponte verso le elettriche

L’elemento che rende subito riconoscibili le Plug-in è la presenza della presa di ricarica. Tra tutte le varianti di ibride, quelle ricaricabili sono le più costose, ma sono anche quelle in grado di percorrere più strada con la sola trazione elettrica: quanto basta per gli spostamenti quotidiani, anche per alcune decine di chilometri. Per questo, rappresentano una soluzione intermedia tra le ibride più tradizionali e le auto elettriche. 
Lo schema di funzionamento ricalca quello delle Full Hybrid, ma il motore elettrico è più potente e la batteria ha una capacità decisamente maggiore ed è ricaricabile da una fonte esterna, come una normale presa domestica di tipo Schuko, una colonnina domestica (denominata wallbox) oppure una colonnina pubblica. Nella maggior parte dei casi, il motore elettrico è posizionato tra quello termico e il cambio automatico, mentre la batteria trova alloggiamento nel bagagliaio, riducendone il volume. 
La batteria carica consente percorrenze discrete con la sola marcia elettrica, in genere tra i 30 e i 70 chilometri. Quando la batteria è scarica l’auto si comporta come una Full Hybrid, ma con consumi più elevati, perché gravati dal maggior peso del sistema.
Le proposte dei costruttori sono in gran parte con motore a benzina (ma ce ne sono anche con motore diesel), sono più numerose di quelle con tecnologia Full Hybrid, ma anche più care, con listini che partono da oltre 30 mila euro, risultando addirittura superiori a quelli delle auto elettriche più economiche. Gli ingombri e il peso dei sistemi Plug-in, inoltre, mal si conciliano con modelli dalle piccole dimensioni votati all’economicità: ecco perché tra le ibride di questo tipo non sono presenti citycar e utilitarie.
Le plug-in sono indicate a chi desidera un’auto che sia simile a quella elettrica, ma con i vantaggi della doppia propulsione per evitare l’ansia dell’autonomia residua. Questa soluzione conviene a chi percorre poche decine di chilometri al giorno e può disporre di un box o, comunque, di un posto auto dove effettuare la ricarica del veicolo alle tariffe domestiche. Un aspetto, quest’ultimo, fondamentale: marciare con la batteria scarica, infatti, aumenta i consumi di carburante, azzerando quei risparmi nell’uso quotidiano che giustificano il maggior esborso per l’acquisto.

Note

Realizzato con il contributo di QUATTRORUOTE

Avvertenza

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima della sottoscrizione leggere il set informativo presso le nostre agenzie e su allianz.it
Le prestaziomi possono prevedere franchigie e/o scoperti in caso di sinistro, limitazioni e/o esclusioni.